Il fenomeno dell’industrializzazione avviato nell’800 ha avuto ripercussioni su tutte le attività dell’uomo, inclusa l’edilizia. Proprio in quel periodo si avviarono le prime sperimentazioni nel campo delle tecnologie costruttive legate alla prefabbricazione, riconoscendo i vantaggi derivanti dal realizzare alcuni dei componenti degli edifici in officina, per poi montarli in cantiere.
La storia della prefabbricazione è continuata fino ad oggi, migliorando nel corso del tempo la tecnica e sperimentandola con diversi materiali, come il legno, l’acciaio e il cemento. Uno slancio si ebbe nel secondo dopoguerra, quando la prefabbricazione sembrava essere una risposta efficace e dal costo contenuto alla grande richiesta abitativa del tempo e alla necessità di ricostruire intere città.
All’epoca il risultato della prefabbricazione fu modesto e spesso peccava di difetti e scarse prestazioni, ma oggi le nuove tecnologie permettono di ottenere risultati pienamente soddisfacenti e di qualità. Un edificio prefabbricato è composto da elementi prodotti in fabbrica, che appositamente combinati e montati a secco permettono di realizzare edifici anche di grandi dimensioni. I componenti in cemento prefabbricati possono essere elementi sia strutturali che no, si possono prefabbricare travi e pilastri, pannelli di tamponamento, coperture o solai. Oggi esistono imprese specializzate che offrono soluzioni chiavi in mano, garantendo il completamento dell’edificio in tempi brevi e al lordo di ogni opera edile necessaria.
Applicazioni della prefabbricazione in cemento
Le strutture prefabbricate in cemento, anche se spesso vengono principalmente abbinate ai grandi capannoni industriali, sono in realtà soluzioni ottimali anche per la realizzazione di edifici residenziali, commerciali e per uffici.
Cambiano le strutture e le soluzioni proposte, ma di per sé la tecnologia non presenta limiti applicativi relativi alla destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di un edificio residenziale, ad esempio, la prefabbricazione in cemento prevede il trasporto e il montaggio di interi elementi modulari componenti l’edificio, quindi di moduli per le pareti, per i solai e per le coperture.
Questi sistemi offrono adeguate prestazioni in termini di sicurezza sismica, sono molto resistenti e solide. Anche da un punto di vesta di isolamento termico le prestazioni raggiungibili sono ottime, in quanto i moduli prefabbricati in cemento vengono accoppiati con strati di appositi materiali isolanti, a cui si aggiunge un’elevata inerzia termica che garantisce il comfort interno in ogni stagione. Gli edifici prefabbricati in calcestruzzo offrono buone proprietà anche in termini di isolamento acustico e resistenza al fuoco. Inoltre, sempre più produttori prestano particolare attenzione al tema della sostenibilità, applicando cicli produttivi attenti al proprio impatto sull’ambiente e al consumo di risorse.
I vantaggi della prefabbricazione in cemento
I vantaggi della prefabbricazione in cemento sono molti, alcuni propri di qualsiasi tipologia di prefabbricazione, altri specifici del cemento. Innanzitutto, prefabbricazione significa ridurre e conoscere i costi di costruzione, in quanto più difficilmente si incorre in imprevisti o necessità che discostano i lavori dal progetto originario. I costi scendono anche perché la prefabbricazione, grazie all’assemblaggio di moduli prefabbricati, permette anche di diminuire molto i tempi di cantiere. Un’altra conseguenza è quella della riduzione degli scarti in fase di realizzazione dell’edificio.
Per costruire un fabbricato in questo modo è fondamentale razionalizzare la produzione dei moduli prefabbricati, che devono rispettare precise dimensioni e caratteristiche. Anche la dismissione dell’edificio dovrebbe essere più semplice, in quanto consiste nello smontaggio di moduli prefabbricati e assemblati a secco, spesso realizzati con una logica improntata al riciclaggio dei materiali alla fine del ciclo di vita dell’edificio.
Inoltre, gli edifici prefabbricati in cemento non richiedono una manutenzione impegnativa o frequente e offrono ottime prestazioni in termini di resistenza e durata nel tempo. Alcuni aspetti potenzialmente critici invece, se non correttamente progettati, sono il trasporto dei moduli prefabbricati, spesso di grandi dimensioni, e la precisione degli elementi di connessione delle strutture, fondamentale per l’esecuzione di un’opera di qualità.
L’innovazione e la produzione dei prefabbricati in cemento
Le innovazioni apportate negli anni agli impianti produttivi, in cui si realizzano i moduli prefabbricati in cemento, sono state fondamentali per ottenere risultati di qualità. Tra le esigenze, non c’erano solo quelle di ottenere un prodotto migliore, ma di farlo riducendo l’impatto sull’ambiente e i costi di lavorazione. L’uso di calcestruzzi autocompattanti, ad esempio, ha permesso di ottenere un materiale facilmente lavorabile e che matura più velocemente. In questo modo si riducono i cicli produttivi e si migliora il rapporto acqua/cemento. Inoltre, per migliorare le caratteristiche del calcestruzzo, si ricorre ad appositi additivi. Oggi la produzione del calcestruzzo richiede anche meno energia e in molti impianti viene recuperata l’acqua. Sono proprio la logica dell’industrializzazione estesa anche ai sistemi costruttivi che, con un’accurata progettazione e con una sempre maggior innovazione, permettono di ottenere buone performance.
[fonte InfoBuild]