CODICE ETICO

CODICE ETICO ex D.Lsg 231/01

ED. 0 REV. 0 1   04 05 2020

Aggiornato alla data del 10 gennaio 2020 (ultimo provvedimento inserito: Legge 19 dicembre 2019, n. 157)

Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231


« Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell´articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300″

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2001

1. PREMESSA

1.1 MISSIONE

1.2 AMBITO DI APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO

1.3 MODALITÀ DI MODIFICA ED INTEGRAZIONE DEL CODICE

2. PRINCIPI ETICI DI RIFERIMENTO

2.1 GENERALITÀ

2.2 ONESTÀ ED IMPARZIALITA’

2.3 TRASPARENZA E COMPLETEZZA DELL’INFORMAZIONE

2.4 RISERVATEZZA DELLE INFORMAZIONI

2.5 LOTTA ALLA CORRUZIONE ED AI CONFLITTI D’INTERESSE

2.6   RELAZIONI   CON   I SOCI   E   VALORIZZAZIONE   DEGLI INVESTIMENTI

2.7 CENTRALITÀ DELLA PERSONA

2.8 TUTELA IMMAGINE

2.9 SALUTE E SICUREZZA

2.10   RISPETTO   DELL’AMBIENTE    E   RESPONSABILITA’   VERSO   LA COLLETTIVITÀ

3. NORME E STANDARD DI COMPORTAMENTO

3.1 GENERALI

3.1.1 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI

3.1.2 OMAGGI, REGALIE E ALTRE FORME DI BENEFICI

3.1.3  ACCURATEZZA  DELLE  SCRITTURE  CONTABILI  E  RISPETTO  DELLE PROCEDURE

3.1.4 CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E RICICLAGGIO

3.1.5 TUTELA DEL CAPITALE SOCIALE, DEI CREDITORI E DEL MERCATO

3.1.6 RAPPORTI CON I MEDIA

3.2 SOCI

3.2.1 PARTECIPAZIONE AL GOVERNO DELLA SOCIETÀ

3.2.2 RISPETTO DEGLI STANDARD DI RIFERIMENTO

3.3 DIPENDENTI E COLLABORATORI

3.3.1 SELEZIONE DEL PERSONALE E COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

3.3.2 POLITICHE DI GESTIONE DEL PERSONALE

3.3.3 SALUTE, SICUREZZA E INTEGRITA’ DELLA PERSONA

3.3.4 DOVERI DEI DIPENDENTI E DEI COLLABORATORI

3.4 CLIENTI

3.4.1 STILE DI COMPORTAMENTO VERSO I CLIENTI

3.4.2 COMUNICAZIONI E RAPPORTI CON I CLIENTI

3.4.3 INTEGRITÀ NEI RAPPORTI CON I CLIENTI

3.5 FORNITORI

3.5.1 RAPPORTI CON I FORNITORI

3.5.2 SCELTA DEL FORNITORE

3.5.3 INTEGRITÀ E INDIPENDENZA NEI RAPPORTI CON I FORNITORI

3.6 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

3.6.1 RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

3.6.2 CORRETTA INFORMATIVA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

3.7 AMBIENTE

3.8 COLLETTIVITÀ

3.8.1 RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA

3.8.2 RAPPORTI CON PARTITI, ORGANIZZAZIONI SINDACALI E ALTRE ASSOCIAZIONI

3.8.3 CONTRIBUTI E SPONSORIZZAZIONI

4. ATTUAZIONE E CONTROLLO

1. PREMESSA

a) Il Codice Etico di Clesi, esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e di tutte le attività aziendali assunti da tutti i dipendenti e collaboratori di Clesi, nel rispetto dei legittimi interessi dei soci,  dipendenti,  clienti,  fornitori  e  partner  commerciali  e  della collettività in cui Clesi   è presente con le proprie attività.

b) Il Codice Etico costituisce parte essenziale del modello organizzativo e di controllo  societario  adottato  da  Clesi   ai  sensi  del  decreto  legislativo 231/2001 ma, non limitandosi a indicare le linee guida comportamentali riferite alle attività a rischio penale, abbraccia in modo più ampio il ruolo ed i rapporti di Clesi srl   con le sue funzioni di rappresentanza, di amministrazione, di direzione, di gestione e controllo ed a loro sottoposti, ovvero da parte di tutte le unità organizzative dotate di autonomia finanziaria e funzionale, fornitori e partner, al fine ultimo di prevenire, per quanto possibile, i reati di cui al D.Lgs. 231/01.

c) In nessun modo la convinzione di agire nell’interesse o a vantaggio della Società può giustificare l’adozione di comportamenti in contrasto con i principi indicati nel presente Codice Etico.

1.1 MISSIONE

Clesi   è una società a responsabilità limitata, il cui oggetto sociale è analiticamente riportato nel testo dello Statuto Sociale approvato (che  qui  si  intende integralmente richiamato), l’attività principale è la prefabbricazione di manufatti in cav a cap ed è specializzata, in particolare, in:

  progettazione, produzione  e  commercio  di manufatti  in  cemento  armato precompresso, di solai in c.a.p., di strutture prefabbricate in genere sia per l’edilizia civile che industriale, commerciale e ad uso stradale;

progettazione in proprio,  produzione  e  la relativa commercializzazione  di materiale informatico, elettronico e relative procedure informatiche. Nonché la progettazione, produzione, commercializzazione ed installazione di impianti e prodotti per la produzione e lo sfruttamento di energie da fonti alternative e sistemi per l’efficienza energetica.

  1. produzione e vendita di calcestruzzi e di conglomerati bituminosi;
  2. impresa generale di costruzioni nei settori dell’edilizia civile, industriale, artigianale, commerciale, stradale, nonché nei settori ferroviario e fluviale;
  3. operazioni immobiliari di compravendita e restauro;
  4. fornitura di servizi alle aziende (studi di sistemi di produzione tecnologicamente avanzati, consulenza in marketing, sperimentazione e collaudo materiali, progettazione e realizzazione impianti antinquinamento)
  5. la realizzazione di impianti e complessi tecnologici chiavi in mano, comprensivi di opere murarie che di impianti e macchinari, nonché la concessione di brevetti e di know how;
  6. edifici civili monumentali completi di impianti e di opere connesse ed accessorie, opere murarie relative ai complessi per la produzione e distribuzione di energia;
  7. opere speciali di cemento armato;
  8. costruzioni e pavimentazioni stradali, rilevatori aeroportuali e ferroviari;
  9. pavimentazioni con materiali speciali;
  10. lavori di sistemazione agraria, forestale e di verde pubblico;
  11. lavori speciali quali:
    1. impianti di sollevamento, di potabilizzazione, di depurazione delle acque,
    2. impianti di trattamento di rifiuti;
  12. fornitura di dispositivi elettrici ed elettronici, meccanici ed idraulici;
  13. gallerie;
  14. lavori idraulici quali:
    1. acquedotti;
    2. fognature;
    3. impianti di irrigazione;
  15. progettazione, concessione, costruzione e manutenzione di impianti produzione e distribuzione gas per uso domestico ed industriale(gas per cucina, per illuminazione, per riscaldamento, per forza motrice etc, etc). La gestione di detti impianti, la produzione e l’acquisto di gas ed ogni altra attività inerente, nonché le opere tecniche connesse agli impianti;
  16. servizi di gestione acquedotti;
  17. associarsi anche con enti pubblici per il conseguimento degli obiettivi sociali.

Essa può compiere tutte le operazioni finanziarie, commerciali, industriali, mobiliari ed immobiliari ritenute dall’organo amministrativo necessarie od utili per il conseguimento dell’oggetto sociale.

Può avvalersi di tutte le provvidenze nazionali, comunitarie e regionali previste per il settore di appartenenza;

Può anche assumere sia direttamente che indirettamente interessenze e partecipazioni in altre società od imprese costituite o da costituire aventi qualunque oggetto sociale.

Oggetto della società è anche il possesso, l’acquisto, la vendita, la costruzione nonché la gestione di attività immobiliare.

La società potrà infine prestare fideiussione e garanzie reali anche per obbligazioni di terzi o nell’interesse di altre società od enti senza limitazione alcuna.

1.2 AMBITO DI APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO

a) Le norme del presente Codice si applicano, senza alcuna eccezione, a tutti i dipendenti della  Società, fornitori, appaltatori, collaboratori, consulenti della Società e tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti o relazioni con la Società e operano per perseguirne gli obiettivi

b) Il presente Codice si applica, altresì, a tutti coloro che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o di direzione della Società o di una sua unità organizzativa, nonché a coloro che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo della Società ed a tutti coloro che operano per il conseguimento degli obiettivi della Società.

c)  Tutti  i  summenzionati  soggetti,  hanno  pertanto  l’obbligo  di  conoscere  le norme e di astenersi da comportamenti contrari alle stesse.

d) Ogni dipendente e collaboratore della Società ha, altresì, il dovere di:

• rivolgersi ai propri superiori e/o all’Organismo di Vigilanza ogni qual volta si presenti la necessità di ottenere chiarimenti sulle modalità di applicazione delle stesse;

• riferire tempestivamente ai superiori e/o all’Organismo di Vigilanza qualsiasi notizia, di diretta rilevazione o riportata da altri, in merito a possibili violazioni delle norme del Codice e qualsiasi richiesta gli sia stata rivolta di violarle;

• collaborare con le strutture deputate a verificare ogni sua possibile violazione.

e) Clesi   si impegna alla diffusione del presente Codice Etico, alla corretta interpretazione dei suoi contenuti e alla messa a disposizione di ogni possibile strumento che favorisca la piena applicazione dello stesso.

f) Copia del presente Codice è consegnata all’Amministratore Unico .

g) I principi ed i contenuti del Codice  sono comunicati formalmente a tutti i dirigenti  della  Clesi ed  ai  responsabili  di  funzione  mediante consegna  del  presente  documento,  che  è  altresì  portato  a  conoscenza  dei dipendenti e di tutti coloro ai quali si applica, al momento dell’instaurazione del rapporto con la Società.

h)  Il  Codice  è  inoltre  disponibile  in   formato  elettronico  sul  sito  internet dell’azienda, all’indirizzo  www.clesi.it, ed una sua copia cartacea è a disposizione in azienda presso la reception.

1.3 MODALITÀ DI MODIFICA ED INTEGRAZIONE DEL CODICE

a) L’Organismo di Vigilanza (di seguito OdV) di cui al Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/01 adottato dalla Clesi  srl., propone all’Amministratore Unico,  in  occasione  del  report,  le  eventuali  modifiche  ed  integrazioni  da apportare al presente Codice indicandone contestualmente i motivi.

b) Le modifiche ed integrazioni del Codice Etico, di cui al punto che precede, potranno   essere   apportate   con   apposito provvedimento   dell’Amministratore   Unico.

2. PRINCIPI ETICI DI RIFERIMENTO

2.1 GENERALITÀ

a) I principi etici e le norme di comportamento indicati nel presente documento hanno valore primario ed assoluto.

b)  La  convinzione  di  agire  in  qualche  modo  a  vantaggio  dell’azienda  non giustifica l’adozione di comportamenti in contrasto con essi.

2.2 ONESTÀ ED IMPARZIALITA’

L’onesta’ rappresenta il principio etico di riferimento per tutte le attività poste in essere dalla Società per il compimento della propria missione. I dipendenti ed i collaboratori di  CLESI  SRL sono tenuti a rispettare le leggi vigenti nazionali e comunitarie, i regolamenti o codici interni e, ove applicabili, le norme di deontologia professionale. In nessun caso è giustificata o tollerata dalla Società una condotta in violazione di tali norme e la Società stessa non inizierà o proseguirà nessun rapporto con chi non intenda allinearsi al principio di legalità. I Destinatari svolgono i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l’interesse aziendale senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare in qualità di dipendente o preposto di  CLESI  SRL o, in ogni caso, dell’incarico affidatogli come suo collaboratore. I Destinatari devono essere a conoscenza delle leggi e dei comportamenti conseguenti e devono pertanto partecipare ai corsi di formazione organizzati dalla Società. I rapporti con gli stakeholders, a tutti i livelli, devono essere improntati a criteri di correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto. Nell’espletamento dei propri compiti, tutti i destinatari del presente Codice Etico antepongono il rispetto della legge a qualunque altro interesse, ispirando le proprie decisioni e i propri comportamenti all’onestà. Nelle decisioni che influiscono sulle relazioni con i suoi interlocutori,  CLESI  SRL non consente alcun tipo di discriminazione in base all’età, al sesso, alla sessualità, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche e sindacali o alla credenze religiose dei medesimi. Il dipendente e collaboratore deve respingere ogni pressione illegittima, ancorché proveniente dai suoi superiori, dandone immediata comunicazione all’Organismo di Vigilanza, attenendosi alle corrette modalità di svolgimento dell’attività che gli compete. Qualora possa influire sullo svolgimento di procedure di affidamento di lavori, servizi o forniture, di un contenzioso o di una selezione interna e/o esterna di personale, il dipendente e collaboratore non può accettare né tener conto di raccomandazioni o segnalazioni, comunque denominate, in qualunque forma a favore o in danno di partecipanti o interessati. Nel caso in cui il dipendente e il collaboratore subisca pressioni, lusinghe o richieste di favori che riguardino la propria o l’altrui attività aziendale, oppure riceva proposte che ledano il dovere di imparzialità, ne informa senza indugio il suo diretto superiore. Il dipendente e il collaboratore, che aspiri ad una promozione, ad un trasferimento o ad altro provvedimento, non si adopera per influenzare coloro che devono o possono adottare la relativa decisione o influire sulla sua adozione, né chiede che altri lo facciano. In nessun caso è consentito chiedere per sé o per altri, od accettare, doni, beni ed altre utilità da soggetti con i quali si intrattengono o si potrebbero intrattenere rapporti connessi all’attività lavorativa, salvo doni o utilità che rientrino nei consueti usi di ospitalità, cortesia e CODICE ETICO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (ex D. Lgs. 231/01) .

2.3 TRASPARENZA E COMPLETEZZA DELL’INFORMAZIONE

CLESI  si impegna ad informare in modo chiaro e trasparente tutti coloro che con la Società intratterranno rapporti, circa la propria situazione ed il proprio andamento, senza favorire alcun gruppo d’interesse o singolo individuo, fatto salvo il diritto – dovere alla riservatezza di cui al seguente punto 2.4.

Le evidenze finanziarie, contabili e gestionali ed ogni altra comunicazione di Clesi  devono  rispondere  ai  requisiti  di  veridicità,  completezza  ed accuratezza.

2.4 RISERVATEZZA DELLE INFORMAZIONI

a) Clesi  si   impegna   ad   assicurare   la   riservatezza   delle informazioni in proprio possesso nonché l’osservanza della normativa in materia dei dati personali.

b) Gli amministratori, i dipendenti e i collaboratori della Società sono tenuti a non utilizzare informazioni riservate per scopi non connessi con l’esercizio della propria attività.

2.5 LOTTA ALLA CORRUZIONE ED AI CONFLITTI D’INTERESSE

Clesi  si  impegna  a  mettere  in  atto  tutte  le  misure  necessarie  a prevenire  ed  evitare  fenomeni  di  corruzione  o  conflitto  di  interessi  ed  altre condotte idonee ad integrare il pericolo  di commissione dei reati previsti dal ex D.Lgs. 231/01.

Nello  svolgimento  dell’attività  deve  essere  evitata  qualsiasi  situazione  di conflitto di interessi, ossia, qualsiasi attività in cui si persegua un interesse diverso  da  quello  dell’impresa  o  il  dipendente/collaboratore   si  avvantaggi personalmente,  per  suo  conto  o  per  conto  di  terzi,  di  opportunità  d’affari dell’impresa.

2.6 RELAZIONI CON I SOCI E VALORIZZAZIONE DEGLI INVESTIMENTI

a) CLESI  si impegna a creare le condizioni affinché la partecipazione dei Soci  alle  decisioni  di  competenza  sia  diffusa  e  consapevole  attraverso adeguati e tempestivi meccanismi di informazione.

b)  La  Società  si  impegna,  altresì,  ad  adoperarsi  affinché  le  performance economico/finanziarie  siano  tali  da   salvaguardare  e  accrescere  il  valore dell’impresa, al fine di remunerare adeguatamente il rischio che il socio ha assunto con l’investimento dei propri capitali.

2.7 CENTRALITÀ DELLA PERSONA

a) CLESI  si impegna a promuovere il  rispetto dell’integrità fisica della persona e il rispetto nelle relazioni con gli altri.

b) La Società si impegna, altresì, a tutelare e promuovere il valore delle risorse umane, allo scopo di migliorare e accrescere il patrimonio e la competitività delle competenze possedute da ciascun collaboratore.

c) CLESI  si impegna, inoltre, a sostenere  e rispettare i diritti umani in conformità con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU.

2.8 TUTELA IMMAGINE

La buona reputazione e/o l’immagine di Clesi  rappresenta una risorsa immateriale CODICE ETICO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (ex D. Lgs. 231/01) . I dipendenti ed i collaboratori della Società si impegnano ad agire in conformità ai principi dettati dal presente Codice nei rapporti tra colleghi, con fornitori e terzi in generale, mantenendo un contegno decoroso conforme agli standards comuni alle aziende delle dimensioni e del rilievo di Clesi ed evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della Società stessa.

2.9 SALUTE E SICUREZZA

a) CLESI  si impegna ad assicurare ai propri dipendenti condizioni di lavoro sicure e salutari, garantisce l’integrità fisica e morale dei suoi collaboratori, condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri.

b) CLESI  si impegna, altresì, ad adottare e mantenere adeguati sistemi di gestione volti a identificare, prevenire e reagire a possibili situazioni di rischio, per garantire la salute e la sicurezza di tutto il personale.

2.10 RISPETTO DELL’AMBIENTE E RESPONSABILITA’ VERSO LA COLLETTIVITÀ

Clesi-  consapevole  degli  effetti   della  propria  attività  nel rispetto dell’ambiente, sullo sviluppo economico e sociale e sul benessere generale della  collettività    si  impegna  a  porre  attenzione,  nel  proprio  operato,  al contemperamento di detti interessi.

La Clesi al fine di acquisire un alto livello di reputazione che contribuisca a legittimare in seno alla collettività il suo operato, si impegna, nel compimento delle sue attività, a contribuire in modo costruttivo alla tutela del patrimonio ambientale, ricercando un equilibrio tra gli obiettivi economici e le imprescindibili esigenze di tutela del territorio e dei cittadini.  CLESI  SRL riconosce la tutela dell’ambiente come un valore primario nell’esercizio dell’impresa a partire dalla gestione delle attività quotidiane sino alle scelte strategiche. Le scelte di investimento e di business sono informate al rispetto dell’ambiente e della normativa posta a sua tutela. La Società richiede ai vertici aziendali l’impegno a rispettare la legislazione in materia ambientale e ad attuare misure preventive per evitare o quantomeno minimizzare l’impatto ambientale.

I principi e i criteri cui si ispira  CLESI possono così individuarsi:

a) adottare le misure atte a limitare e – se possibile – annullare l’impatto negativo dell’attività economica sull’ambiente non solo quando il rischio di eventi dannosi o pericolosi sia dimostrato (principio dell’azione preventiva), ma anche quando non sia certo se e in quale misura l’attività di impresa esponga l’ambiente a rischi (principio di precauzione);

b) privilegiare l’adozione di misure atte a prevenire eventuali pregiudizi all’ambiente, piuttosto che attendere il momento della riparazione di un danno ormai realizzato;

c) programmare un accurato e costante monitoraggio dei progressi scientifici e dell’evoluzione normativa in materia ambientale al fine del rispetto dell’equilibrio territoriale, della prevenzione dell’inquinamento, del recupero delle aree inquinate e della tutela del paesaggio;

d) promuovere i valori della formazione e della condivisione dei principi del codice tra tutti i soggetti operanti nell’impresa, apicali o sottoposti, affinché si attengano ai principi etici stabiliti, in particolare quando devono essere prese delle decisioni e, in seguito, quando le stesse vanno attuate.

Ai Destinatari è chiesta attiva collaborazione per la gestione ambientale ed il miglioramento continuo della tutela dell’ambiente, in linea con la politica della Società.

Ad esempio, l’idoneità di un dipendente a svolgere  attività di verifica ambientali viene valutata in relazione alla sua formazione ed informazione e comprovata esperienza su precise tematiche ambientali, ad dimostrazione corsi in materia specifica, pregressa esperienza lavorativa in ruoli simili e tematiche attinenti la gestione ambientale.

L’idoneità del fornitore dal punto di vista ambientale in prima istanza si esprime con un giudizio a livello documentale sulla base di requisiti minimi di ammissione per Clesi  con livello di criticità A, B e C. e poi viene valutata attraverso un questionario specifico.

I punti salienti del questionario riguardano:

• gestione ambientale: requisiti generali e struttura organizzativa;

• Politica ambientale;

• riesame della direzione;

• aspetti ambientali e Analisi Ambientale Iniziale;

• preparazione alle emergenze e risposta;

• formazione personale;

• procedure e programmi di gestione e controllo;

• verifica in sito del sistema di gestione ambientale;

• requisiti ambientali del servizio erogato, attività svolte.

3. NORME E STANDARD DI COMPORTAMENTO

3.1 GENERALI

Tutti i soggetti che hanno rapporti con la società vengono sottoposti alle stesse regole di comportamento.

3.1.1 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI

a) Tutte le informazioni a disposizione di CLESI vengono trattate nel rispetto della riservatezza e della privacy dei soggetti interessati.

b) Sono definite e mantenute in continuo aggiornamento specifiche procedure per la protezione delle informazioni.

c) Esistono figure interne responsabili del trattamento delle informazioni, che si occupano  di  gestire  ruoli  e  responsabilità  al  riguardo  e  di  classificare  le informazioni per livelli di criticità.

d) Clesi, inoltre, si impegna affinché i soggetti apicali, il personale dipendente, i consulenti della società ed i terzi che operano in nome e per conto della società, espongano fatti materiali rispondenti al vero, secondo principi di correttezza.

3.1.2 OMAGGI, REGALIE E ALTRE FORME DI BENEFICI

a) Non è ammessa alcuna forma di regalo o beneficio gratuito – salvo quelli di modico  valore      promesso,  offerto,  richiesto  o  ricevuto,  che  possa  essere interpretata come eccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia, o comunque rivolta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi operazione riconducibile all’attività aziendale.

b) Tale norma non ammette deroghe nemmeno in quei Paesi dove offrire doni di valore a partner commerciali è ritenuto consuetudine.

c) In ogni caso, i dipendenti e i collaboratori di CLESI  si astengono da pratiche  non  consentite  dalla  legge,  dagli  usi  commerciali  o  dagli  eventuali codici etici delle aziende o degli enti con i quali si hanno rapporti.

d)  Il  dipendente  o  collaboratore  che  riceva,  direttamente  o  indirettamente, richieste o offerte di omaggi o benefici  – salvo quelli di modico valore – deve essere autorizzato dal responsabile di direzione o dal superiore diretto ed, in ogni caso, devono essere documentati in modo adeguato, al fine di consentirne la verifica.

3.1.3 ACCURATEZZA DELLE SCRITTURE CONTABILI E RISPETTO DELLE PROCEDURE

a)  Le  evidenze  contabili    finanziarie  di  Clesi  devono  essere basate  su  informazioni  precise,  esaurienti  e  verificabili  e  riflettere  la  natura dell’operazione  di  cui  si  tratta,  nel   rispetto  della  struttura  gerarchica  ed organizzativa della società.

b)  La  responsabilità  di  realizzare  un  sistema  di  controllo  interno  efficace  è affidata a tutta la struttura organizzativa che ha nei dirigenti i soggetti incaricati di far partecipi gli altri dipendenti e collaboratori sugli aspetti di loro pertinenza.

c) Il sistema di controllo interno è fondato sul rispetto delle procedure e sul principio  di  controllo  rappresentato   dalla  separazione  dei  compiti  e  delle funzioni.

d) Tutti i dipendenti e i collaboratori, nell’ambito delle funzioni ed attività svolte, sono responsabili della definizione e del corretto funzionamento del sistema di controllo.

e) Gli amministratori, con particolare riferimento agli amministratori esecutivi, i dipendenti e tutti coloro che intrattengono, a qualsiasi titolo, rapporti con Clesi  srl, ciascuno nell’ambito delle rispettive competenze e funzioni, sono tenuti alla rigorosa osservanza delle procedure aziendali.

f) Ogni operazione dovrà essere supportata da adeguata, chiara e completa documentazione  da  conservare  agli  atti,  in  modo   da  consentire,  in  ogni momento, il controllo sulle ragioni, le caratteristiche dell’operazione e la precisa individuazione di chi, nelle diverse fasi, l’ha autorizzata, effettuata, registrata e verificata.

3.1.4 CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E RICICLAGGIO

CLESI  ed i suoi dipendenti e collaboratori sono impegnati a prevenire ed evitare l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia nazionale.

Né Clesi, né i propri dipendenti e collaboratori dovranno, in alcun modo e in alcuna circostanza, essere implicati in vicende relative ad associazioni per delinquere o nel riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali. Prima di stabilire relazioni o stipulare contratti con fornitori o soggetti terzi, CLESI  dovrà assicurarsi circa l’integrità morale, la reputazione ed il buon nome della controparte. La Società si impegna a rispettare tutte le norme e disposizioni, sia nazionali che internazionali, in tema di criminalità associata e di antiriciclaggio. Ciascun dipendente e collaboratore è, pertanto, tenuto a collaborare, per quanto di propria competenza, affinché qualsiasi fatto relativo alla gestione della Società sia correttamente e tempestivamente registrato nella contabilità. Clesi al fine di rendere ancora più incisiva la lotta alle infiltrazioni mafiose sottoscrive accordi di collaborazione volti a rafforzare la prevenzione di tale rischio.

3.1.5 TUTELA DEL CAPITALE SOCIALE, DEI CREDITORI E DEL MERCATO

a)  Il  rispetto  dei  principi  di  comportamento,  intesi  a  garantire  l’integrità  del capitale sociale, la tutela dei creditori e dei terzi che instaurano rapporti con la Società, rappresenta uno degli aspetti centrali che qualificano eticamente la condotta di Clesi.

b) Tali valori sono tutelati anche da norme penali che, ai sensi del D.Lgs.231/01,  possono  costituire  fonte  di   responsabilità  per  la  Società  ove  le fattispecie di reato siano realizzate nell’interesse della Società stessa.

c) La Società, pertanto, intende garantire la diffusione e l’osservanza di principi di comportamento intesi alla salvaguardia di predetti valori, anche al fine di prevenire la commissione dei reati contemplati nell’art. 25 ter del D.Lgs. 231/01

(i c.d. reati societari), e precisamente:

  False comunicazioni sociali (art. 2621 c.c.)

  False comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori (art. 2622

commi 1 e 3, c.c.)

  Falso in prospetto (art. 2623, commi 1 e 2, c.c.)

  Impedito controllo (art. 2625, comma 2, c.c.)

  Formazione fittizia del capitale (art. 2632 c.c.)

  Indebita restituzione dei conferimenti (art. 2626 c.c.)

  Illegale ripartizione degli utili e delle riserve (art. 2627 c.c.)

  Illecite operazioni sulle azioni o quote della società controllante (art.

2628 c.c.)

  Operazioni in pregiudizio dei creditori (art. 2629 c.c.)

  Illecita influenza sull’assemblea (art. 2636 c.c.)

  Aggiotaggio (art. 2637 c.c.)

  Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art.2638 c.c., commi 1 e 2).

A  tal  fine,  è  posto  l’espresso  divieto  a  carico  degli  amministratori,  sindaci, dipendenti e collaboratori di porre in essere, collaborare o dare causa alla realizzazione di comportamenti tali da integrare le fattispecie di reato previste dall’art. 25 ter del D.Lgs. 231/01 e porre in essere, collaborare o dare causa alla realizzazione di comportamenti che, sebbene risultino tali da non costituire di per sé  fattispecie  di  reato  rientranti  tra  quelle  sopra  considerate,  possano potenzialmente  diventarlo,  ovvero  comportamenti  che  possano  favorire  la commissione dei predetti reati.

3.1.6 RAPPORTI CON I MEDIA

a) Coerentemente con i principi di trasparenza e completezza dell’informazione, la comunicazione di CLESI  verso  l’esterno è improntata al rispetto del diritto all’informazione.

b)  In  nessun  caso  amministratori,  dipendenti  e  collaboratori  si  prestano  a divulgare notizie o commenti non veritieri o non basati su fatti oggettivi, sia riguardanti le attività aziendali che non.

3.2 SOCI

3.2.1 PARTECIPAZIONE AL GOVERNO DELLA SOCIETÀ

L’assemblea  dei soci, ad esempio durante l’approvazione del bilancio  è  il  momento  privilegiato  per  instaurare  un proficuo dialogo tra i soci e l’Amministratore Unico; a tal fine è assicurata l’efficace partecipazione dell’amministratore ai lavori assembleari attraverso la tempestiva informativa sulle materie all’ordine del giorno.

3.2.2 RISPETTO DEGLI STANDARD DI RIFERIMENTO

Il sistema di corporate governance adottato da Clesi  è conforme a quanto previsto dalla legge ed è principalmente indirizzato a:

  realizzare la massima trasparenza nei confronti di tutti coloro che, a qualsiasi titolo e livello, intrattengono rapporti con la Società;

  controllare i rischi;

  rispondere alle aspettative legittime dei soci;

  assicurare la regolarità delle operazioni di gestione della società.

3.3 DIPENDENTI E COLLABORATORI

3.3.1 SELEZIONE DEL PERSONALE E COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

Il sistema di corporate governance adottato da Clesi  è conforme a quanto previsto dalla legge ed è principalmente indirizzato a:

  realizzare la massima trasparenza nei confronti di tutti coloro che, a qualsiasi titolo e livello, intrattengono rapporti con la Società;

  controllare i rischi;

  rispondere alle aspettative legittime dei soci;

  assicurare la regolarità delle operazioni di gestione della società.

a) La valutazione del personale che Clesi  assume, è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati rispetto a quelli attesi ed alle esigenze  aziendali,  nel  rispetto  dei  principi  dell’imparzialità  e  delle  pari opportunità per tutti i soggetti interessati.

b) Nel momento in cui inizia la collaborazione, il dipendente/collaboratore deve ricevere esaurienti informazioni riguardo  alle caratteristiche delle mansioni e della  funzione,  agli  elementi  normativi  e  retributivi  ed  alle  normative  e comportamenti per la gestione dei rischi connessi alla salute personale. Egli deve altresì accettare in forma esplicita i propri impegni derivanti dal presente Codice Etico.

3.3.2 POLITICHE DI GESTIONE DEL PERSONALE

a) È proibita qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei collaboratori.

b)  Tutte  le  decisioni  prese  nell’ambito  della  gestione  e  dello  sviluppo  del personale sono basate su considerazione di profili di merito e/o corrispondenza tra profili attesi e profili posseduti dai collaboratori. Lo stesso vale per l’accesso a ruoli o incarichi diversi.

Valorizzazione e gestione dei dipendenti/ collaboratori

c) CLESI  si impegna a far si che siano utilizzate e valorizzate pienamente tutte le professionalità presenti nella  struttura mediante attivazione delle leve disponibili  per  favorire  Io  sviluppo   e  Ia  crescita  dei   propri  dipendenti  e collaboratori.

Riorganizzazioni aziendali

d) Nel caso di riorganizzazioni aziendali è salvaguardato il valore delle risorse umane  prevedendo,  se  necessarie,  azioni  di  formazione  e/o  riqualificazione professionale.

3.3.3 SALUTE, SICUREZZA E INTEGRITA’ DELLA PERSONA

a) Clesi  si impegna a promuovere e diffondere la cultura della sicurezza,    sviluppando    la    consapevolezza    della    gestione    dei    rischi, promuovendo comportamenti responsabili e preservando, soprattutto con azioni preventive, la salute e la sicurezza di tutti i collaboratori.

b) All’interno di CLESI  è presente una struttura responsabile della gestione degli aspetti connessi alla salute e sicurezza, con l’obiettivo di applicare un sistema  di  gestione  dei  rischi  e  della  sicurezza  che  comprenda  adeguati momenti   formativi   e   di   comunicazione,   continuo   aggiornamento   delle metodologie e dei sistemi alla luce delle tecnologie concretamente attuabili, analisi del rischio, della criticità dei processi e delle risorse da proteggere.

c) Gli amministratori, i dipendenti ed i collaboratori della Società si impegnano al rispetto delle norme e degli obblighi derivanti dalla normativa di riferimento in tema di salute e sicurezza.

d) CLESI  si impegna a garantire il diritto a condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona. Per questo motivo, salvaguarda i dipendenti ed i collaboratori  da  atteggiamenti  o  comportamenti  discriminatori  o  lesivi  della persona e delle sue convinzioni.

3.3.4 DOVERI DEI DIPENDENTI E DEI COLLABORATORI

a)  Il  dipendente/collaboratore  deve  agire  lealmente  al  fine  di  rispettare  gli obblighi assunti dal contratto di lavoro e/o lettera di incarico e da quanto previsto dal presente codice etico, assicurando le prestazioni che gli sono richieste.

Gestione delle informazioni

b) II dipendente/collaboratore  deve conoscere e attuare quanto previsto dalle politiche  aziendali  in  tema  di  sicurezza  delle  informazioni,  per  garantirne l’integrità, la riservatezza e la disponibilità.

Conflitto di interessi

c) Ogni dipendente/collaboratore è tenuto ad evitare qualsiasi situazione in cui si  possa  manifestare  un  conflitto  di  interessi  e  deve  astenersi  dal  trarre vantaggio personale da atti di disposizione dei beni sociali o da opportunità d’affari delle quali è venuto a conoscenza nel corso dello svolgimento delle proprie funzioni.

Utilizzo dei beni aziendali

d) Ogni dipendente/collaboratore è tenuto ad operare con diligenza per tutelare i beni  aziendali,  attraverso  comportamenti  responsabili  e  in  linea  con  le procedure operative predisposte per regolamentarne l’utilizzo, documentando, ove opportuno, il loro impiego.

e) Ogni dipendente/collaboratore è responsabile della protezione delle risorse a lui affidate ed ha il dovere di informare tempestivamente le strutture aziendali preposte riguardo ad eventuali minacce o eventi dannosi per la società stessa.

f)Per quanto riguarda le applicazioni informatiche, ogni dipendente/collaboratore è tenuto ad adottare scrupolosamente quanto previsto dalle politiche di sicurezza aziendali, al fine di non compromettere le funzionalità e la protezione dei sistemi informatici.

3.4 CLIENTI

3.4.1 STILE DI COMPORTAMENTO VERSO I CLIENTI

a) Lo stile di comportamento di Clesi  nei confronti della clientela, è improntato  alla  correttezza,  alla  disponibilità  ed  al  rispetto,  nell’ottica  di  un rapporto collaborativo e di elevata professionalità.

b) Coerentemente con i principi di imparzialità e pari opportunità, la Società si impegna a non discriminare arbitrariamente i propri clienti.

3.4.2 COMUNICAZIONI E RAPPORTI CON I CLIENTI

a) Le comunicazioni e i contatti con  i clienti di Clesi  devono essere:

    chiari e semplici;

  conformi  alle  normative  vigenti  senza  ricorrere  a  pratiche  elusive  e comunque scorrette;

  completi, così da non trascurare alcun elemento rilevante ai fini della comprensione da parte del cliente.

b) Scopi e destinatari delle comunicazioni  determinano, di volta in volta, la scelta del canale di contatto (lettere, telefono, quotidiani, e-mail, pec ecc.) più idoneo alla trasmissione dei contenuti.

3.4.3 INTEGRITÀ NEI RAPPORTI CON I CLIENTI

a) La selezione dei potenziali clienti e  la determinazione delle condizioni di vendita di beni e/o servizi aziendali devono basarsi su valutazioni obiettive circa la solidità, qualità ed altri aspetti qualificanti e rispettare le procedure aziendali esistenti.

b) Devono essere fornite accurate ed  esaurienti informazioni circa i beni o i servizi  oggetto  di  vendita,  in  modo  che  il  cliente,  anche  potenziale,  possa assumere decisioni consapevoli.

c) Tutti i dipendenti/collaboratori devono attenersi a verità nelle comunicazioni rivolte ai clienti, anche potenziali.

d) Le relazioni con i clienti devono essere oggetto di un costante monitoraggio, nel  rispetto    per  quanto  possibile    del  principio  della  separazione  delle mansioni e delle responsabilità.

3.5 FORNITORI

3.5.1 RAPPORTI CON I FORNITORI

a) Clesi  richiede ai propri fornitori e ai propri collaboratori esterni il rispetto di principi etici corrispondenti  ai propri, ritenendo questo aspetto di fondamentale  importanza  per  la  nascita  e  la  continuazione  di  un  rapporto d’affari.

3.5.2 SCELTA DEL FORNITORE

a) Fermi restando i criteri di qualifica e di scelta dei propri fornitori stabiliti dal Sistema Qualità di cui la Clesi  si è dotata, i processi di acquisto sono  improntati,  in  linea  di  principio,  alla  ricerca  del  massimo  vantaggio competitivo per la Società, alla concessione delle pari opportunità per ogni fornitore (qualificato e non) in possesso di tutti i requisiti richiesti, alla lealtà e all’imparzialità.

b)  In  particolare,  i  dipendenti/collaboratori  sono  tenuti  a  non  precludere  ad alcuno, in possesso dei requisiti richiesti, la possibilità di competere alla stipula di contratti, adottando, nella scelta della rosa dei fornitori, criteri oggettivi e documentabili;

c) La selezione dei fornitori e la determinazione delle condizioni di acquisto devono essere basate su una valutazione  obiettiva della qualità, del prezzo e della capacità di fornire e garantire servizi di livello adeguato.

d)  Per  Clesi  srl.,  oltre  gli  specifici  criteri  di  qualifica  e  di  scelta summenzionati, sono requisiti di riferimento:

  la professionalità dell’interlocutore;

  la disponibilità, opportunamente documentata, di mezzi, anche finanziari, strutture organizzate, capacità e risorse progettuali, know-how, etc.;

  l’esistenza ed effettiva attuazione di sistemi di qualità aziendali adeguati.

3.5.3 INTEGRITÀ E INDIPENDENZA NEI RAPPORTI CON I FORNITORI

a) Le relazioni con i fornitori sono regolate dai principi sopra riportati e sono oggetto di un costante monitoraggio.

b) La stipula di un contratto con un fornitore deve sempre basarsi su rapporti di estrema  chiarezza  cercando  di  evitare,  per  quanto  possibile,  eccessi  di reciproca dipendenza.

c) Per garantire la massima efficienza del processo di acquisto, CLESI  si impegna ad assicurare:

  la  separazione  dei  ruoli  tra  l’unità  richiedente  la  fornitura  e  l’unità stipulante il contratto;

  un’adeguata ricostruibilità delle scelte adottate;

  la conservazione delle informazioni nonché dei documenti ufficiali di gara e contrattuali per i periodi stabiliti dalle normative vigenti.

Pertanto dipendenti e collaboratori di CLESI  sono tenuti ad operare in conformità ai suddetti criteri.

3.6 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

3.6.1 RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

a) L’assunzione di impegni con le Pubbliche Amministrazioni e le Istituzioni Pubbliche  è  riservata  esclusivamente   alle  funzioni  aziendali  preposte  ed autorizzate. Per questo motivo è necessario che venga raccolta e conservata la

documentazione che riassume le procedure attraverso le quali Clesi  è entrata in contatto con la Pubblica Amministrazione.

b)  La  Società,  attraverso  i  propri  dipendenti  o  rappresentanti,  non  deve promettere,  richiedere,  offrire  o  ricevere  a/da  Pubblici  Ufficiali,  Incaricati  di Pubblico Servizio o dipendenti in genere della Pubblica Amministrazione o di altre  Pubbliche  Istituzioni,  sia  italiane  che  estere,  che  configurino  simile fattispecie, pagamenti, beni o altre  utilità per promuovere e favorire i propri interessi e trarne vantaggio o in grado di ledere l’imparzialità e l’autonomia di giudizio della Pubblica Amministrazione.

c) Non è ammessa, nei rapporti con pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, alcuna forma di regalo o beneficio gratuito, promesso, richiesto, offerto o ricevuto, che possa essere interpretata come eccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia, o comunque rivolta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi operazione riconducibile all’attività aziendale.

d) Tale norma non ammette deroghe nemmeno in quei Paesi dove offrire doni di valore a partner commerciali è ritenuto consuetudine.

e) È peraltro ammesso che, in occasione di particolari ricorrenze (es. festività natalizie),   Clesi  possa   omaggiare,   secondo   consuetudine,   alcuni interlocutori, ivi compresi rappresentanti  della Pubblica Amministrazione, con beni di modico valore.

f) Attenzione e cura deve essere posta nei rapporti con i soggetti sopra indicati, in particolare nelle operazioni relative a: gare d’appalto, contratti, autorizzazioni, licenze, concessioni, richieste e/o gestione ed utilizzazione di finanziamenti e contributi  di  provenienza  pubblica  (nazionale  o  comunitaria),  gestione  di commesse, rapporti con l’autorità di vigilanza o altre autorità indipendenti, enti previdenziali,  enti  addetti  alla  riscossione  dei  tributi,  organi  di  procedure fallimentari,  procedimenti  civili,  penali   o  amministrativi,  enti  preposti  alla sicurezza ed alla prevenzione di infortuni e simili ed ogni altro ente appartenente alla Pubblica Amministrazione.

g) Al fine di non compiere atti in contrasto con le norme di legge o, comunque, pregiudizievoli dell’immagine e dell’integrità  della Società, le operazioni sopra richiamate  e  la  correlata  gestione  delle  risorse  finanziarie  devono  essere intraprese  dalle  funzioni  aziendali   specificamente  autorizzate,  nel  dovuto rispetto delle leggi e dei principi del codice etico e nella completa osservanza dei protocolli interni.

3.6.2 CORRETTA INFORMATIVA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

a)  Ogni  rapporto  con  enti  della  Pubblica  Amministrazione  è  riconducibile esclusivamente a forme di comunicazione volte ad esplicitare l’attività di TRAVI SUD,  a  rispondere  a  richieste  informali  o  ad  atti  di  sindacato  ispettivo

(interrogazioni, interpellanze), o comunque a rendere nota la posizione della

Società su temi rilevanti. A tal fine, essa si impegna a:

  operare,  senza  alcun  tipo  di  discriminazione,  attraverso  i  canali  di comunicazione a ciò preposti con gli interlocutori istituzionali a livello nazionale e internazionale, comunitario e territoriale;

  rappresentare  gli  interessi  e  le  posizioni  di  Clesi  in  maniera trasparente,  rigorosa   e  coerente,  evitando  atteggiamenti  di  natura collusiva.

3.7 AMBIENTE

a)  L’impegno  primo  e  imprescindibile  di  Clesi  è  la  garanzia, continua  nel  tempo,  del  rispetto  delle  normative  vigenti  nei  campi  della salvaguardia dell’ambiente. Ciò comporta  la piena conformità alle leggi, come presupposto fondamentale.

b) La politica della Società è, altresì,  improntata all’affidamento di attività con impatto ambientale secondo un’ottica che risponda ai principi dello sviluppo sostenibile, adoperandosi, in particolare, affinché lo svolgimento di tali attività venga effettuato in conformità alle direttive nazionali e internazionali.

c) La CLESI  promuove, inoltre, attività di ricerca e sviluppo in ambito energetico  ed  ambientale  al  fine  di  monitorare  l’evoluzione  delle  tecnologie ritenute più promettenti e a tal fine mette a punto metodologie di analisi dei processi produttivi con l’obiettivo di ottimizzarne la gestione tecnico-economica.

d)  La  Società  riconosce  il  tema  “ambiente”  come  oggetto  di  tutela,  di salvaguardia, di protezione in quanto risorsa strategica per lo sviluppo, ed è tale acquisizione  culturale  che  spinge  a  promuovere  il  presidio  delle  condizioni ambientali per uno sviluppo sostenibile nel tempo.

3.8 COLLETTIVITÀ

3.8.1 RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA

a) Clesi  ritiene che il dialogo con le associazioni sia di importanza strategica  per  un  corretto  sviluppo  della  propria  attività,  perciò  instaura  un canale  stabile  di  dialogo  con  le  associazioni  di  rappresentanza  dei  propri dipendenti/collaboratori,  allo  scopo  di   cooperare  nel  rispetto  dei  reciproci interessi,  presentare  linee  di  sviluppo  e  posizioni  della  Società  e  prevenire possibili situazioni di conflitto.

A tal fine, Clesi:

  garantisce risposte alle osservazioni di tutte le associazioni;

  quando possibile, è orientata a informare e coinvolgere, sui temi che interessano  specifiche  categorie  di   dipendenti,  le  più  qualificate  e rappresentative associazioni di categoria.

3.8.2 RAPPORTI CON PARTITI, ORGANIZZAZIONI SINDACALI E ALTRE ASSOCIAZIONI

a) CLESI  si astiene da qualsiasi pressione diretta o indiretta a esponenti politici,  non  finanzia  partiti,  loro   rappresentanti  o  candidati,    effettua sponsorizzazioni  di  congressi  o  feste  che  abbiano  un  fine  esclusivo  di propaganda politica.

b) È vietata l’erogazione di contributi a organizzazioni con le quali può ravvisarsi un   conflitto   di   interessi   come    ad   esempio   sindacati,   organizzazioni ambientaliste, associazioni di consumatori, ecc.. Tuttavia è possibile cooperare, anche  finanziariamente,  con  tali  organizzazioni,  per  prestazioni  o  specifici progetti in base a criteri oggettivi e identificati, come ad esempio:

  finalità riconducibili alla missione aziendale e/o coerente ai principi etici di riferimento;

  destinazione chiara e documentabile delle risorse;

  espressa autorizzazione da parte delle funzioni preposte alla gestione di tali rapporti all’interno di Clesi.

3.8.3 CONTRIBUTI E SPONSORIZZAZIONI

a) CLESI  può aderire alle richieste di contributi nel limite delle proposte provenienti da enti o associazioni dichiaratamente senza fini di lucro e con regolari statuti e atti costitutivi, che siano di elevato valore culturale o benefico e destinate a eventi che offrano garanzia di qualità.

b)  In  ogni  caso,  nella  scelta  delle  proposte  cui  aderire,  la  Società  presta attenzione  verso  ogni  possibile  forma  di  conflitto  di  interessi  personale  o aziendale.

4. ATTUAZIONE E CONTROLLO

a) Tutti coloro ai quali si applica il presente Codice sono tenuti a conoscerlo ed a contribuire alla sua attuazione e miglioramento.

b) L’Organismo di Vigilanza (di seguito OdV) di cui al Modello organizzativo ex D.Lgs.   231/01   adottato   dalla   Clesi  srl.,   effettua   controlli   sul funzionamento e l’osservanza del Modello ex D.Lgs. 231/01. A tal fine è libero di accedere a tutte le fonti di informazione della Società; ha facoltà di prendere visione  di  documenti  e  consultare   i  dati;  propone  agli  organi  competenti eventuali aggiornamenti del Modello ex D.Lgs. 231, dei protocolli interni che ne fanno parte e del Codice Etico.

c) L’OdV vigila, inoltre, sul rispetto dei principi e dei comportamenti indicati nel presente Codice Etico. A tal fine, è titolato a raccogliere direttamente qualsiasi segnalazione  di  violazione  del  Codice,  purché  non  anonima,  garantendo  la riservatezza dell’identità dei segnalatori, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società e delle persone accusate erroneamente o in malafede, trascurando le segnalazioni considerate di scarso rilievo e quelle non supportate dai fatti o del tutto prive di fondamento.

d) L’OdV opera con ampia discrezionalità e con il completo appoggio dei vertici della Clesi, riportandosi agli stessi secondo i criteri ed i tempi stabiliti al punto 3.5 del Modello di organizzazione, gestione e controllo adottato dalla Società e di cui il presente Codice costituisce parte integrante.

Milano  Li 04.05.2020